L’apprendimento e lo sviluppo delle abilità linguistico-comunicative e metalinguistiche implicano una costante cognitiva universale – la facoltà di linguaggio – mentre i percorsi di acquisizione si diversificano, anche sensibilmente, in rapporto alle caratteristiche individuali e a fattori culturali. L’identità linguistica dei parlanti, infatti, riveste un ruolo determinante nel disegnare le appartenenze e nel modellare l’universo simbolico delle persone in un contesto ormai multilingue e multiculturale. Linguistica per insegnare vede la lingua come un fatto umano straordinariamente complesso e presenta l’educazione linguistica non come disciplina, ma come processo che interagisce intimamente con la lingua. L’apprendimento delle lingue che, nella tradizione didattica, si traduce spesso in liste di precetti, modelli, metodi e nomenclature viene riletto ponendo l’accento sulla natura del linguaggio e sui parlanti «reali». Il successo nell’insegnamento linguistico è possibile con un atteggiamento euristico e critico nel quale i dati, seppure importanti, assumono comunque carattere provvisorio e strumentale.